Il venditore di felicità: la mia recensione

 

Il venditore di felicità: la mia recensione

E ce l’abbiamo fatta… finalmente riesco a parlati di questo libro in modo un po’ più approfondito. L’ho scelto per un lavoro sulle emozioni che ho progettato per una scuola dell’infanzia. Va da sé che l’emozione era la felicità, intesa come dono e sorpresa.

La storia: in un bosco arriva un piccione e per tutti è chiaro chi sia. E’ il venditore di felicità, che distribuisce barattoli di tutte le misure.
Si alternano vari uccelli (pettirosso, luì, upupa…) che comprano il barattolo di cui hanno bisogno. Terminato il suo giro, il signor piccione se ne va sul suo furgoncino traballante. Ma perde un barattolo che viene ritrovato dal signor topo; una volta giunto a casa, scopre che è vuoto ed è proprio ciò di cui aveva bisogno.

Età: dai 4 anni in su. E intendo che può essere regalato anche agli adulti.

Il venditore di felicità: la mia recensione

Perché dovresti averlo?

  • le illustrazioni di Somà sono un inno alla bellezza. Non ti stancherai mai di guardarle, te lo posso assicurare. Ogni volta scoprirai un dettaglio in più. Marco Somà ti avvolge immediatamente nella ricchezza dei suoi disegni con le mille foglie che tappezzano il sottobosco, le case in legno e dove le ombre, i muschi e le macchie di sporco si armonizzano
  • è un albo che ci fa bene al cuore, in questo periodo dove incertezza e poca vicinanza fisica ci possono mettere in disequilibrio
  • ogni acquirente ha una ragione importante per l’acquisto o per il rifiuto dell’acquisto dei barattoli di felicità e, pur nel clima pacifico e serafico delle immagini, a ben pensarci ogni dialogo, pensato dall’autore, ha il suo peso, non indifferente. E questo ci ricorda la complessità che anche i nostri bambini sanno mettere nelle grandi domande sulla vita (da dove veniamo, come nasciamo, come moriamo etc.) e la stessa cosa vale sicuramente anche per i sentimenti.

Una ricerca stabilisce che 50% del nostro sentirci felici è determinato dal nostro patrimonio genetico, il 10% è determinato dalle circostanze (condizioni di salute, economiche, sociali), ma il 40% della felicità è condizionata dai nostri pensieri e dalle nostre azioni. E allora come la possiamo coltivare?

Il venditore di felicità: la mia recensione

Forse apprezzare ciò che hai, come l’anziana signora Pettirosso che “ne compra un barattolo minuscolo per i suoi nipoti, ai quali non sa mai cosa regalare perché poverini hanno già tutto”.
Oppure coltivare amicizie e relazioni, come la signora Quaglia che “compra un barattolo grande di felicità da dividere con gli amici quando vengono a cena”.

Ma ricordando sempre questo

Non esiste una strada verso la felicità.
La felicità è la strada (Confucio)

Buona lettura!
Se vuoi lo puoi acquistare qui.

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